mercoledì 18 marzo 2009

Impressioni sul Tristano.

Caro Luigione, devi sapere che ieri sono stata alla Scala, per assistere al "Tristan und Isolde", così mi è venuta una gran nostalgia, dato che circa 20 anni fa, avevo visto quest'opera in TV, assieme mia madre.Anche allora dirigeva Daniel Barenboim, che io conoscevo solo come pianista. Ricordo ancora vivamente la bella musica, in particolare una scena meravigliosa nel secondo atto, dove i due innamorati cantavano circondati da bellissimi fiori bianchi. Nonostante io fossi ancora molto giovane,e non conoscessi bene il vero amore,ho sentito tanta attrazione fra quei due innamrati. Ero rimasta affascinata anche dal soggetto, perchè pure noi Giapponesi abbiamo una storia medioevale molto simile a questa, riguardante un'amore illecito;scritta dal nostro letterato più famoso, che si chiama Chikamathu Monzaemon. A proposito, lui ha scritto anche per il Kabuki e per il teatro delle marionette Jioruri, perciò mi sono recata alla Scala con una nostalgica emozione. Tornando in quel teatro,dopo diversi anni,ho notato con piacere che le maschere sono più cortesi,e il pubbulico più elegante e attento. Probabilmente quando tua moglie cantava su quel palcoscenico tutto era più bello. Ricordo che qualche anno fa c'era poco entusiasmo e interesse negli spettatori. Per cui sono molto contenta di questo cambiamento. Ho trovato che anche l'orchestra è cambiata in meglio. Alla mia prima esperienza,non potevo credere a quel suono disordinato e poco gradevole. Comunque, ieri ho avuto l'esatta sensazione che gli orchestrali seguissero e rispettassero il diettore, per cui anche il pubblico ammirava Baremboim,dato che alla fine di ogni scena c'era sempre un entusiastico battimani, che aumentava sempre più,per diventare frenetico alla fine.E' stata una serata bellisima!E' così che vorrei concludere questo racconto, ma non posso esimermi dal biasimare i cantanti! Ti faccio degli esempi: La parte di Tristano era cantata da Robert Gambill, che era molto alto e bello,e che pur avendo una bella voce,da sotto il passaggio,a cominciare dal "Mi" non impostava bene il suono, per cui quando arrivava al "Sol", la voce ballava molto, come le onde del mare. Inoltre nei momenti in cui Wagner ha previsto un'orchestrazione pesante, non lo si sentiva più, pareva di assistere a un cinema muto,dell'epoca di Chaplin; era un vero peccato, perchè sebbene la musica fosse molto bella e la situazione al quanto tragica,questo tenore pareva non esistesse,perchè non lo si sentiva. Invece il soprano Waltaid Meier, che aveva già interpretato la parte di Isolde nel 2007,anche lei era bella e alta, dai capelli biondi molto lunghi,dotata di una bella voce rotonda e importante. Ma quando arrivava sugli acuti "La, Si, Do",la voce le andava indietro e forzandola le si ronpeva. Per cui ero molto preoccupata, pensando che trattandosi di un'opera cosi lunga, avrebbe potuto stancarsi.Comunque, nell'ultima scena,neanche lei ha cantato bene, il suono avrebbe dovuto essere bello e pieno di sensualità estatica. Invece era privo di smalto e di intensità, specialmente nelle ultime tre note acute, dove ci si attende un vero Climax.Proprio qui,lei è stata costretta da Baremboim ha cantarla piano, perchè lui per aiutarla, ha abbassato il volume dell'orchestra. In ogni modo,il pubblico inesperto era abbastanza entusiasta.
Tornando a casa, mi sono maggiormente convinta che cantare è una cosa al quanto difficile; e rientrata in appartamento, ho voluto consolarmi ascoltando l'interpretazione Magistrale della grande Callas.Dopo di chè, mi sono coricata con questo bel suono nella mente!




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